Case green direttiva europea
Per quanto riguarda il solare gli Stati membri dovranno garantire che i nuovi edifici siano “solar-ready”, ovvero idonei a ospitare impianti fotovoltaici o solari termici sui tetti.
Per quanto riguarda il solare gli Stati membri dovranno garantire che i nuovi edifici siano “solar-ready”, ovvero idonei a ospitare impianti fotovoltaici o solari termici sui tetti.
Il Fondo, dotato di una risorsa finanziaria di 200 milioni di euro per il biennio 2024-2025, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Quando, per un’installazione di un impianto fotovoltaico, volete avere la certezza che i pannelli proposti sia performanti e adeguati, dovete verificare se rispettano determinate caratteristiche
Purtroppo il cambiamento climatico in atto sta apportando alterazioni significative alle nostre stagioni.
C’è però un aspetto positivo (se così possiamo definirlo) che sta emergendo: il rendimento sempre più efficiente degli impianti fotovoltaici anche durante autunno e l’inverno.
Considerando quindi tutte le fonti rinnovabili, nel primo semestre 2023, l’incremento di capacità in Italia è pari a quasi 2,5 GW, un valore superiore di circa 1,4 GW (+120%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
In media considerate che per produrre 1 kWh di energia occorre bruciare l’equivalente di poco più di 2,5 kWh di combustibili fossili.
Questo comporta che nell’aria si immettano circa 0,6 kg di anidride carbonica.
Possiamo quindi ragionevolmente affermare che ogni kW/h prodotto da un impianto fotovoltaico che abbiamo installato evita di emettere nell’atmosfera 0,6 kg di anidride carbonica.
Il 1° luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.