200 milioni per impianti fotovoltaici residenziali
Il Decreto Ministeriale dell’8 agosto 2023, che ha istituito il Fondo Nazionale Reddito Energetico dotato di una risorsa finanziaria di 200 milioni di euro per il biennio 2024-2025, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Un fondo per la promozione dell’autoconsumo fotovoltaico in Italia, soprattutto tra le famiglie con reddito ridotto.
Le risorse del fondo sono destinate a famiglie con un ISEE inferiore ai 15.000 euro, o 30.000 euro per nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. Questa iniziativa mira a ridurre il divario energetico e a favorire l’accesso alle energie rinnovabili per tutti, in particolare per chi ha più bisogno.
Il Fondo è quindi uno strumento di inclusione sociale, oltre che di progresso ecologico.
Vediamo i prerequisiti:
- gli impianti fotovoltaici da installare devono servire unità residenziali di nuclei familiari che rispettano le condizioni economiche descritte e devono avere una potenza nominale compresa tra due e sei kilowatt;
- la potenza nominale non deve superare la richiesta di energia al punto di connessione;
- il contributo è destinato agli impianti realizzati su coperture, superfici di cui il beneficiario detiene un valido diritto reale.
Un aspetto da evidenziare è che il progetto si focalizza sul Mezzogiorno d’Italia, con l’80% delle risorse destinate alle Regioni meridionali. Questa distribuzione mira a bilanciare le disparità regionali nell’accesso alle energie rinnovabili.
Cosa copre il Fondo:
coprirà i costi di installazione degli impianti fotovoltaici, escludendo i costi operativi.
Vediamo cosa significa e come si potrà fare la domanda di contributo.
Chi avrà assolto i prerequisiti vedrà la sua domanda coordinata dal Gestore Servizi Energetici (GSE) che ne definirà il funzionamento tramite un regolamento (pubblicazione prevista marzo 2024).
L’esame delle richieste di accesso alle agevolazioni, da parte del GSE, avverrà in ordine cronologico per ciascuna area geografica di riferimento. Quindi se rispettate i requisiti e avete intenzione di procedere con il bando fate le vostre valutazioni in merito al più presto.
In attesa del regolamento GSE sulla misura, il Decreto 8 agosto 2023 chiarisce che:
le risorse del Fondo Nazionale Reddito Energetico saranno distribuite alle Regioni;
per i progetti in cui è stato concluso un contratto di reddito energetico, viene fornito un contributo in forma di capitale, corrispondente ai costi ammissibili per impianti di potenza nominale elettrica compresa in un intervallo compreso tra 2 e 6 kW;
le cifre erogate saranno pari a 2.000 euro di quota fissa e 1.500 euro per ogni chilowattora elettrico (kWe) di potenza nominale;
In tal modo elaborando dei preventivi nel frattempo siete in grado di capire quanti costi verranno eventualmente coperti dal Fondo.
Attenzione che, sempre da Decreto, si evince che le installazioni devono essere destinate all’autoconsumo.
Inoltre gli impianti dovranno essere utenze di consumo che, al momento della richiesta delle agevolazioni, sono associate a un contratto di fornitura di energia elettrica intestato al beneficiario o a un membro del suo nucleo familiare, come definito ai fini dell’ISEE.
Le condizioni da rispettare saranno:
- assicurare che una parte dell’energia elettrica generata dall’impianto fotovoltaico (che sarà definita nel regolamento) venga utilizzata per l’autoconsumo;
- dovranno essere forniti servizi aggiuntivi, come una polizza assicurativa multi-rischi, un servizio di manutenzione e un servizio di monitoraggio delle prestazioni dell’impianto.
Infine le unità immobiliari, che saranno la residenza ufficiale del nucleo familiare al momento della richiesta delle agevolazioni, sono ammesse se classificate come “A” nelle categorie catastali, con l’eccezione delle unità immobiliari classificate come “A1,” “A8,” “A9,” e “A10.”